In questi giorni di inizio anno, l' a.d. Marchionne ha più volte parlato del futuro dell'Alfa Romeo, ribadendo che l'imminente rilancio della casa del Biscione avverrà a partire dalla fine del 2013.
E' di questa mattina la notizia ufficiale dell'accordo definitivo tra Fiat e Madza per la nascita del nuovo 'spider' Alfa che sarà prodotto in Giappone nel 2015. La versione italiana si distinguerà da quella giapponese per disign e per i motori, che saranno ' made in italy.' La scelta di questa nuova partenership si basa su logiche industriali, per condividere gli alti costi di sviluppo. A mio modesto parere si tratta di una scelta condivisibile, aldilà del tifo ideologico che può far storcere il naso ai puristi nostrani, ormai fossilizzati e ancorati ai vecchi ricordi non più ripronibili. Oggi Marchionne, consapevole degli errori del recente passato Alfa a proposito della 159, ha ribadito a più riprese che in Alfa Romeo si sta affilando le armi per un gran rilancio, già annunciato nel passato ma mai realizzato. Infatti nel programma di lancio dei futuri modelli previsti dal Gruppo, l'aggiornamento della gamma Alfa assorbirà una buona parte delle energie, partendo già nel 2013 con il debutto della 4 C in America, la sportiva d'immagine che verrà prodotta in serie limitata, a Modena nella storica fabbrica di Maserati. L'altro modello, invece, più atteso, la Giulia è in pieno sviluppo e verrà costruita in Italia per essere venduta a livello globale a partire dal 2014, sfruttando le reti di concessonari Chrysler nel mondo. Ma il problema del rilancio del marchio, secondo Marchionne, passa per la motoristica. Infatti si sta lavorando su una nuova base motoristica Alfa Romeo, che sfrutti le competenze tecniche dei marchi sportivi di prestigio Maserati e Ferrari. Ho la netta sensazione che questa volta si farà sul serio, che l'Alfa ritornerà in grande stile, in barba a quei detrattori ed esterofili, che avrebbero preferito l'Alfa in mano ai tedeschi, i quali, proprio in questi giorni, si vantano di essere ambasciatori del made in Italy nel mondo con i marchi Lamborghini e Ducati. Risposta immediata di Marchionne: " Lo considero un contributo al lavoro che stiamo facendo noi con l'Alfa Romeo". Secondo il numero uno del Lingotto ormai il rilancio tanto atteso non è più un sogno, dopo tentativi falliti. Al riguardo, nutro fortissimamente anche la certezza che l'Alfa Romeo ritorni nelle corse, per continuare ad alimentare una storia e una leggenda mai dimenticata, che ha reso famoso e mitico questo marchio conosciuto in tutto il mondo.